Quando nel mese di gennaio 2019 interdissi l’utilizzo della palestra del plesso scolastico di Ischitella sulla scorta di quanto mi veniva segnalato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, dovetti affrontare molte difficoltà che mi venivano poste dai docenti, dai genitori e dall’Amministrazione comunale. Nello stesso Consiglio di Istituto i rappresentanti dei genitori delle scuole di Ischitella risultarono molto critici nei confronti della mia decisione soprattutto perché ritenevano che i ragazzi – e in questo non posso che essere d’accordo con loro – avessero diritto a svolgere le attività di educazione fisica.

Potendo contare sul senso di responsabilità dei restanti componenti del Consiglio di Istituto, che nell’occasione ringrazio pubblicamente in quanto ammetto che non è facile ritrovarsi da sole a combattere una battaglia così dura, non tornai sui miei passi neanche a seguito di una riunione veramente infuocata nella quale fui sottoposta ad attacchi molto pesanti da parte di chi, evidentemente, si erge a capopopolo per sobillare le folle e antepone il proprio ego all’incolumità degli alunni e del personale scolastico.

Avere a cuore la salute dei bambini, di tutti i bambini, è un dovere per qualsiasi capo d’istituto e, come dimostra l’improvvisa caduta di calcinacci documentata dalle foto scattate questa mattina, l’utilizzo di quei locali avrebbe messo a repentaglio gli alunni a causa di un mix micidiale di infiltrazioni e muffe non imputabili ad eventi atmosferici recenti ma piuttosto al lungo lavorio che l’acqua ha fatto in questi anni di totale incuria da parte delle diverse Amministrazioni.

A nessuno – e tanto meno a me – può far piacere che al momento la palestra sia ridotta in queste condizioni e ai ragazzi sia impedito di svolgere una disciplina fondamentale come quella di scienze motorie ed ecco perché pubblicamente ne sollecito ancora una volta il suo pronto ripristino.

Vedremo quali saranno le decisioni dell’Amministrazione comunale, quali saranno le decisioni delle varie associazioni sportive che aspirano ad utilizzare quegli spazi al di fuori dell’orario scolastico, quali saranno le decisioni dei genitori che dovrebbero essere il primo baluardo a difesa della scuola, vaglieremo le mosse che verranno.

Certo io vigilerò affinché nessuno, a nessun titolo, possa entrare in quegli spazi fino a quando non ci sarà certezza della loro assoluta sicurezza perché, diversamente, la scuola sarà costretta a farne a meno, non per scelta ma per costrizione.

Angela De Paola
Dirigente Scolastico